Evoluzione del gioco e apprendimento, serata con il Settore Tecnico – RTO 5 Aprile

Il componente del Settore Tecnico Michele Gottardi, della Sezione di Venezia, ha presentato la riunione tecnica fornendo spunti di riflessione focalizzati sull’evoluzione del Giuoco del calcio e su come osservatore e arbitro osservato dovrebbero porsi nel colloquio di fine gara.

Per la terza volta la Sezione di Treviso ha avuto il piacere di ospitare Michele Gottardi componente del Settore Tecnico.
Il gradito intervento é iniziato con l’introduzione della struttura e delle funzioni del Settore Tecnico, una commissione multi-ruolo formata da arbitri effettivi, osservatori e dirigenti.

La funzione principale, senza dubbio, é l’aggiornamento tecnico dei fischietti di qualsiasi categoria.

Negli ultimi anni la mission dei componenti del gruppo è quella di fornire un’interpretazione chiara e definitiva della Circolare N°1, croce e delizia delle “Giacchette nere”, recepente le variazioni regolamentari approvate dall’IFAB.

Il cambio di orientamento regolamentare nel tempo é stato importante, passando dalla tutela del difensore a quella del portatore di palla, garantendo dunque spettacolo.

Altro aspetto che ci sta cercando di adeguare ai tempi è l’evitare di sanzionare più volte una stessa infrazione: “I falli non possono ricevere una punizione reiterata. Un esempio é DOGSO, che ha risolto questo problema per quel che concerne il vecchio concetto di fallo da ultimo uomo”.

La seconda parte della riunione si è concentrata sul colloquio osservatore-arbitro a fine gara. Nonostante sia il momento topico del post partita, gli arbitri difficilmente lo vivono nel modo corretto, poiché il riscontro (sia in negativo che in positivo) spesso non è quello atteso e troppo spesso non si creano le condizioni per interagire al meglio: “Il bravo osservatore non è quello che assegna il voto corretto, bensì è colui che motiva la visionatura e che trasmette le corrette istruzioni”.

Inoltre l’importanza formativa dell’osservatore è strettamente correlata alla categoria: in Seria A e B l’impatto è diverso, poiché la maturità e l’esperienza degli arbitri a quei livelli è tale che difficilmente è possibile ampliare il loro bagaglio conoscitivo.

Dalla Lega Pro in giù l’impatto dell’osservatore è sempre maggiore cosi come cresce l’impatto dei singoli errori dell’arbitro nella valutazione finale con l’avanzare delle categorie.

Facendo degli esempi pratici Michele ha affermato “In giovanissimi o in allievi la mancata rilevazione di un rigore non ha impatto o quasi nella valutazione finale. In Lega Pro rappresenta una penalizzazione di -0,10 nel voto. In ambito internazionale un rigore non dato implica il voto di 7,90 e sottolineo che per l’AIA il voto 8,20 comporta il ritiro tessera.”

Un incontro formativo e ricco di spunti, durante il quale Michele ha voluto riservare un momento agli osservatori sezionali fornendo alcuni spunti relativi alle “aree” di discussione e valutazione, in particolare caldeggiando maggiore attenzione alla personalità dell’arbitro. Michele ha sottolineato: “Il colloquio di fine gara è un’interazione tra due associati alla pari, che certo hanno ruoli diversi, ma che sono complementari e che svolgono entrambi dei servizi verso la collettività di tutta l’Associazione. Di conseguenza la vittoria di un singolo diventa la vittoria di tutta l’Associazione.”

Una riunione tecnica di spessore, che si é conclusa con un’ulteriore novità rappresentata dal nuovo sito sezionale, curato da un gruppo di associati, e che ha fatto il suo debutto venerdì scorso.

Molti sono gli spunti utili della serata, formativi e motivanti per trovare e raggiungere nuovi traguardi e lavorando su un’autoanalisi dei propri errori.

Confronto, ascolto, crescita e formazione per cresce come arbitri ma soprattutto come persone.

Autore: Fabio Camporeale

Fotografie: Alessandro Gava

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