Stefano Lecca premiato dal Presidente Mattarella

Il 23 Dicembre il collega Stefano Lecca, arbitro della Sezione di Treviso e dal 2017 componente del Servizio Ispettivo Nazionale, ha ricevuto l’Onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per la sua attività di volontariato nell’A.I.D.O. e nella Fondazione Banca degli Occhi del Veneto, oltre ad essere stato anche autore di un particolare gesto di solidarietà.

Stefano Lecca, classe ’63, sposato con 3 figli, laureato in Scienze della Comunicazione e Master in CTU e CTP Ausiliari del Giudice, oggi ha 38 anni di tessera arbitrale e presta il suo tempo e la sua professionalità all’A.I.A. fuori dal terreno di gioco.

  • Stefano, cosa rappresenta per te questo riconoscimento ?

Moltissimo, è una onorificenza che ha un enorme significato civico, a dimostrazione che i comportamenti e i valori contano ancora e ti distinguono nella vita, un risultato che desidero condividere con i miei figli e i giovani arbitri.

  • Quale particolare attività ti ha portato ad essere segnalato per il conferimento della Onorificenza

Credo che siano stati due i principali motivi che hanno determinato questo conferimento. Mi risulta che, come già avvenuto nel 2012 per l’Onorificenza di Cavaliere, sia stata la Sezione A.I.D.O. provinciale di Treviso a fare una segnalazione per la mia attività di volontariato che presto da oltre 25 anni all’associazione. Inoltre sono a conoscenza che una associazione della zona di Carpi mi ha segnalato a seguito di un mio particolare gesto di solidarietà in favore dei terremotati di un piccolo paesino dell’Emilia.

  • Cosa ti ha portato ad essere sensibile verso gli altri ?

I miei Genitori, la mia Famiglia e l’A.I.A. Non è una risposta di circostanza, è la verità, hanno avuto un ruolo fondamentale nel mio crescere come persona. Mi hanno trasmesso i valori dell’onestà, del rispetto delle regole, della condivisione, del rispetto umano, dell’educazione, del reciproco aiuto, della solidarietà e del rispetto dei ruoli.

  • Oggi sei componente presso il Servizio Ispettivo Nazionale, ti relazioni con tantissimi colleghi arbitri, ci sono similitudini col mondo del volontariato in genere?

Certo, far parte del S.I.N. è un modo diverso di essere al servizio dell’Associazione anche lontano dal terreno di giuoco. E’ mettere a disposizione le proprie competenze. E’ un ruolo fondamentale di aiuto agli arbitri e all’amministrazione delle Sezioni e dei Comitati Regionali e Provinciali. Una forma di volontariato che gratifica molto. Consigliare, sostenere, correggere, aiutare, supportare i colleghi è una forma di altruismo. Un ruolo fatto di relazioni umane e le similitudini col volontariato sono molte, anzi moltissime.

Complimenti da tutta la Sezione per questo importante traguardo, che da lustro a Stefano, alla Sezione, e a tutto il mondo arbitrale.